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PN-3078-0001 Rev. C 01/13

•  Lesione bersaglio distale rispetto a uno stent impiantato recentemente
•  Lesione bersaglio con evidenza di grave dissezione prima dell’applicazione 

del catetere AngioSculpt

•  Trombo visibile (mediante angiografia) in corrispondenza al sito della 

lesione bersaglio

Obiettivi
Il principale obiettivo in materia di sicurezza è stato quello di dimostrare 
l’incidenza e la gravità delle complicanze correlate al dispositivo (eventi 
coronarici avversi maggiori: decesso, infarto miocardico con onda Q/senza 
onda Q, rivascolarizzazione della lesione bersaglio) al follow-up di un mese 
dall’intervento.
Il principale obiettivo in materia di prestazioni è stato quello di dimostrare il 
successo della rivascolarizzazione percutanea (definita come una riduzione 
del diametro della stenosi della lesione bersaglio pari o inferiore al 50% 
dopo il completamento di tutti gli interventi e in assenza di eventi coronarici 
avversi maggiori in sede nosocomiale).

Metodi
I pazienti sono stati trattati con i metodi standard e in conformità alla prassi 
della struttura sanitaria relativa agli interventi coronarici percutanei, incluso 
l’uso di anticoagulanti (come l’eparina) e di agenti antipiastrinici (aspirina, 
clopidogrel). La prassi standard per questi pazienti inclusi nello studio non è 
stata alterata in alcun modo al di là dell’impiego del dispositivo sperimentale.
Prima dell’applicazione del dispositivo, è stata eseguita una angiografia 
coronarica, nelle viste che meglio consentono di visualizzare la lesione 
bersaglio. Quando tecnicamente possibile, prima dell’applicazione del 
dispositivo, presso uno dei due centri clinici è stata eseguita una ecografia 
intravascolare della lesione bersaglio. 
Immediatamente prima e durante il gonfiaggio è stato eseguito un 
cineangiogramma del dispositivo applicato. Successiva al completamento di 
ciascun trattamento con il dispositivo (e prima dell’impianto di ulteriori stent) è 
stata eseguita, nelle viste originali, un’altra angiografia coronarica della lesione 
bersaglio,. L’ecografia intravascolare della lesione bersaglio è stata eseguita 
dopo il trattamento con il dispositivo (e prima dell’impianto di ulteriori stent).
Sono stati eseguiti gli ulteriori interventi clinicamente indicati (quali l’impianto 
di stent) e dopo il completamento di tutti gli interventi, è stata generata 
un’altra angiografia coronarica della lesione bersaglio, nelle viste originali.
I farmaci post-intervento sono stati somministrati in conformità al protocollo 
previsto dalla struttura sanitaria per gli interventi coronarici percutanei 
richiedenti stent. L’ECG è stato registrato immediatamente dopo la procedura 
e a distanza di 24 ore o prima della dimissione (a seconda delle situazione 
verificatasi per prima). La creatinfosfochinasi (e la troponina I nel caso della 
creatinfosfochinasi eccessivamente elevata), è stata valutata a distanza di  
4 e 12 ore dal procedimento e dopo 24 ore o alle dimissioni (a seconda della 
situazione verificatasi per prima).
I pazienti trattati con il catetere AngioSculpt sono stati sottoposti a una visita di 
controllo, trascorsi 14-28 giorni dalla procedura. Il follow-up comprendeva una 
visita in ambulatorio o la risposta telefonica ad un questionario di valutazione 
dello stato vitale, dell’infarto miocardico post-dimissione, dell’intervento 
CABG/coronarico percutaneo post-dimissione, della classe di angina e delle 
risultanze elettrocardiografiche.

Risultati
Dopo aver fornito il consenso informato, 45 pazienti consecutivi (di età media pari 
a 63 ±10,7 anni, per il 69% di sesso maschile), indicati per l’intervento coronarico 
percutaneo e soddisfacenti i criteri di inclusione dello studio, sono stati sottoposti 
al trattamento con il catetere AngioSculpt. L’età e il sesso dei pazienti studiati 
riflettevano la distribuzione tipica dei pazienti non selezionati, riferiti per 
l’intervento coronarico percutaneo.
I pazienti sono stati trattati con farmaci standard durante la procedura inclusa 
aspirina, clopidogrel, eparina per via endovenosa e inibitori della glicoproteina 
2b/3a, a discrezione del ricercatore.
Tutti i pazienti erano disponibili e si sono sottoposti a follow-up clinico a  
14-28 giorni dal trattamento mediante catetere AngioSculpt.
Il catetere AngioSculpt è stato utilizzato in 45 pazienti e in 46 lesioni in totale.  
Di tali 46 lesioni, 32 erano a carico dei vasi nativi e 14 erano ristenosi all’interno di 
uno stent. L’AngioSculpt è stato usato come trattamento autonomo in 10 lesioni 
(9 ristenosi all’interno degli stent e 1 in un vaso nativo) e in combinazione con 
l’impianto di stent nelle rimanenti 36 lesioni. In questi casi, l’AngioSculpt è stato 

intenzionalmente sottodimensionato rispetto al diametro del vaso di riferimento 
per facilitare il posizionamento dello stent (cioè, la “predilatazione”).
Non si sono verificati eventi coronarici sfavorevoli di rilievo associati al dispositivo: 
decesso, infarto miocardico con onda Q o senza onda Q, rivascolarizzazione della 
lesione bersaglio secondaria a ischemia durante il ricovero o il periodo di follow-
up (24,8 ±8,5 giorni). Non si è verificata alcuna perforazione delle arterie coronarie 
associata al dispositivo, né alcun guasto del dispositivo stesso.
Un paziente è stato nuovamente ricoverato durante il periodo di follow-up a 
causa di un episodio di tachicardia sopraventricolare già nota come condizione 
preesistente e indipendente dal catetere AngioSculpt. Un secondo paziente ha 
accusato la perforazione di un ramo diagonale dell’arteria coronaria, associata a 
un infarto del miocardio senza onda Q durante il trattamento con un palloncino 
per angioplastica tradizionale e in una posizione e arteria lontane dal sito trattato 
con l’AngioSculpt. Questo paziente non ha richiesto l’intervento chirurgico e non 
ha manifestato altri eventi coronarici avversi di rilievo durante il follow-up.
Il catetere AngioSculpt è stato azionato con successo in tutte le lesioni (46/46) .  
In tutte le 46 lesioni trattate, il primo endpoint del rendimento, ovvero la 
riduzione pari o inferiore al 50% della stenosi del diametro della lesione, è 
stato conseguito con successo al completamento del procedimento. In tutte 
le lesioni trattate, il catetere AngioSculpt ha conseguito una posizione stabile 
durante l’applicazione senza alcuno slittamento significativo, evidenziato sotto 
angiografia. I risultati angiografici sono riassunti nella tabella 2.
Tabella 2: Risultati angiografici

Pre- AngioS-

culpt

(n=46)

AngioSculpt

da solo

(n=10)

AngioSculpt

pre-stent

(n=36)

Post-

stent

(n=36)

DVR
(mm)

2,87±0,41

N/A

N/A

N/A

Lun-
ghezza
(mm)

15,67±6,14

N/A

N/A

N/A

DS (%)

75,27±12,91

17,46±8,15*

38,68±17,19*

3,81±3,75

DLM
(mm)

0,75±0,35

2,49±0,43*

1,83±0,59*

2,91±0,47

DVR= diametro del vaso di riferimento
DS= diametro della stenosi
DLM= diametro luminale minimo
*p<0,001 rispetto alla situazione pre-AngioSculpt
L’ecografia intravascolare è stata eseguita prima e dopo il trattamento 
con il catetere AngioSculpt allo scopo di valutare gli effetti morfologici 
del dispositivo sulla placca e di confermare ulteriormente la sicurezza 
del dispositivo. I risultati dell’ecografia intravascolare hanno dimostrato 
l’incisione della placca e l’espansione luminale dopo il trattamento con il 
catetere AngioSculpt. Non si è verificata alcuna perforazione e non sono 
emerse lesioni vasali impreviste durante la valutazione mediante ecografia 
intravascolare. I risultati di tale procedura sono riassunti nella tabella 3.
Tabella 3: Risultati dell’ecografia intravascolare

Pre-AngioS-

culpt

(n=30)

Ristenosi 

nello stent 

post-An-

gioSculpt

(n=11)

Nuova 

stenosi

post-An-

gioSculpt

(n=19)

Nuova 

stenosi

post-stent

(n=19)

ALM

(mm

2

)

2,01±0,71

4,55±2,2*

2,65±0,9*

6,28±2,02

ALM= area luminale minima
*p<0,001 in confronto a pre-AngioSculpt
Il catetere AngioSculpt è stato azionato con successo in tutte e 46 le lesioni. In 
quattro casi, la stenosi era talmente grave che inizialmente non è stato possibile 
attraversarla né con il catetere per ecografia intravascolare né con il catetere 
AngioSculpt. È stata quindi predilatata con un piccolo catetere a palloncino 
(1,5/2,0 mm), consentendo l’applicazione del catetere AngioSculpt.
Non si è verificato alcun guasto del dispositivo, alcuna ritenzione dei suoi 
componenti né embolizzazione. Ciascun dispositivo è stato esaminato 

Summary of Contents for AngioSculpt RX

Page 1: ...sse retningslinjer er beregnet til brug i lande uden for USA Retningslinjer til brug i USA findes i PN 3172 0001 eller p vores website p www angioscore com products ifu aspx Dessa anvisningar r avsedd...

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Page 3: ...of this patient population carries special risk When the catheter is exposed to the vascular system it should be manipulated while under high quality fluoroscopic observation Do not advance or retrac...

Page 4: ...ASA clopidogrel There was no attempt to alter standard practice for these study patients other than using the investigational device Coronary angiography in the views best demonstrating the target les...

Page 5: ...iding catheter 6F Hemostatic valve Contrast medium diluted 1 1 with normal saline Sterile heparinized normal saline 10cc and 20cc syringes for flushing and balloon prep Inflation device indeflator 0 0...

Page 6: ...aire sans st nose significative IV MISES EN GARDE Ce dispositif est pr vu pour un usage unique Ne pas le rest riliser ni le r utiliser au risque d alt rer le bon fonctionnement du dispositif et d augm...

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Page 16: ...lpt Utilice el cat ter antes de que transcurra la fecha Use Before caducidad especificada en el envase V PRECAUCIONES Antes del procedimiento de angioplastia debe examinar el cat ter para verificar su...

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Page 18: ...te radiogr fico deje el conjunto bajo vac o durante 30 segundos 9 Interrumpa cuidadosamente el vac o de la jeringa de 20 cc y retire sta del orificio de inflado del bal n 10 Acople el dispositivo de i...

Page 19: ...er mag uitsluitend worden opgevoerd of teruggetrokken wanneer de ballon onder vacu m volledig is geleegd Indien er tijdens het manipuleren weerstand wordt ondervonden moet de oorzaak van de weerstand...

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Page 28: ...15 67 6 14 DS 75 27 12 91 17 46 8 15 38 68 17 19 3 81 3 75 MLD mm 0 75 0 35 2 49 0 43 1 83 0 59 2 91 0 47 RVD DS MLD p 0 001 AngioSculpt AngioSculpt IVUS AngioSculpt 3 3 AngioSculpt n 30 ISR AngioScul...

Page 29: ...nballon og et laserslebet ridseelement af nitinol med tre eller flere spiralstivere viklet omkring ballonen Stiverne danner fokale koncentrationer af dilatationskraft hvilket minimerer ballonglidning...

Page 30: ...m 5 omgange under brug AngioSculpt kateteret m ikke f res frem eller tr kkes bagud over den bl de del af guidewiren Manipulering af kateteret inklusive fremf ring og tilbagetr kning skal udf res ved a...

Page 31: ...ige medikamenter inklusive Aspirin Clopidogrel intraven s heparin og glycoprotein 2b 3a h mmere Alle patienter var disponible og deltog i en klinisk opf lgning 14 28 dage efter behandling med AngioScu...

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Page 33: ...eller annan gas f r aldrig anv ndas f r att fylla ballongen Iakttag stor f rsiktighet n r AngioSculpt katetern anv nds i en nyligen insatt stent av bar metall eller en l kemedelsavgivande stent Angio...

Page 34: ...kemedel tillf rdes efter interventionen enligt institutionens protokoll f r perkutana koronara interventioner involverande stentar EKG registrerades omedelbart efter ingreppet och efter 24 timmar elle...

Page 35: ...tentar 2 Utf r koronarangiografi i den projektion som b st demonstrerar lesionen som ska tg rdas innan katetern anv nds 3 L gg in nskad koronar 0 014 tums ledare ver och f rbi lesionen 4 Anv nd steril...

Page 36: ...puolilla jotta verisuonen vaurioitumisriski pienenisi PTCA toimenpiteen tekeminen sellaisille potilaille jotka eiv t ole hyv ksytt vi ehdokkaita sepelvaltimon ohitussiirreleikkaukseen edellytt huolell...

Page 37: ...sena Menetelm t Potilaita hoidettiin tavanomaisella tavalla ja hoitolaitoksen sepelvaltimon perkutaanisia interventioita koskevan k yt nn n mukaisesti esimerkiksi antikoagulantteja esim hepariinia ja...

Page 38: ...ensis isen kaikukuvauksen katetrilla tai AngioSculpt katetrilla Ahtaumaa t ytyi siksi esilaajentaa pienipalloisella katetrilla 1 5 2 0 mm mink j lkeen AngioSculpt katetria k ytettiin onnistuneesti V l...

Page 39: ...Arbeidslengden p sk ringselementet varierer fra 6 til 20 mm Kateteret leveres sterilt og er beregnet til engangsbruk Figur 1 nedenfor illustrerer AngioSculpt kateteret Figur 1 AngioSculpt kateter II I...

Page 40: ...kateter Synlig blodpropp med angiografi p m llesjonsstedet M l Det prim re sikkerhetsm let var p vise forekomst og alvorsgrad av anordningsrelaterte komplikasjoner MACE d d Q b lge ikke Q b lge MI TLR...

Page 41: ...er I fire lesjoner var stenosen s alvorlig at den innledningsvis ikke kunne krysses av IVUS kateteret eller AngioSculpt kateteret og ble derfor dilatert p forh nd med et lite ballongkateter 1 5 2 0 mm...

Page 42: ...erzenie zw onych t tnic wie cowych Cewnik jest kompatybilny z prowadnikami wie cowymi o rednicy 0 36 mm 0 014 cala i z cewnikami prowadnikowymi o rednicy 6F Cewnik ma oko o 137 cm d ugo ci Dost pne s...

Page 43: ...a Zgon Zawa mi nia sercowego ostry zawa mi nia sercowego Ca kowite zamkni cie wiat a poszerzanej t tnicy wie cowej Rozwarstwienie perforacja rozerwanie lub uszkodzenie t tnicy wie cowej Tamponada work...

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Page 59: ...11 12 AngioSculpt 2 0 2 5 13 AngioSculpt 2 2 10 15 14 2 15 AngioSculpt 16 AngioScore Inc 17 18 2 19 20 2b 3 AngioSculpt PTCA RX ETO 1 AngioSculpt I AngioSculpt PTCA 0 014 6F 137 cm 2 0 3 5 mm 0 5 mm 6...

Page 60: ...C 01 13 RBP RBP in vitro 99 9 95 RBP AngioSculpt PTCA AngioSculpt AngioSculpt AngioSculpt AngioSculpt UseBefore V 180 5 AngioSculpt AngioSculpt AngioSculpt X VI 1 1 CABG CVA X VII AngioSculpt 45 Angi...

Page 61: ...ngioSculpt 2 AngioSculpt Q MACE AngioSculpt 46 46 50 AngioSculpt 2 2 AS n 46 AS n 10 AS n 36 n 36 RVD mm 2 87 0 41 mm 15 67 6 14 DS 75 27 12 91 17 46 8 15 38 68 17 19 3 81 3 75 MLD mm 0 75 0 35 2 49 0...

Page 62: ...6 10cc 7 20 cc X 2 3 cc 8 X 2 3 cc 20 cc 30 9 20 cc 10 X 50 50 11 9 11 12 AngioSculpt 2 0 2 5 mm 13 AngioSculpt 2 10 15 2 RBP 14 AngioSculpt 2 15 AngioSculpt 16 AngioScore Inc EC 17 18 2 19 20 GP2b 3...

Page 63: ...I AngioSculpt ISR III AngioSculpt IV PTCA PTCA RBP RBP RBP 99 9 95 AngioSculpt PTCA AngioSculpt AngioSculpt AngioSculpt AngioSculpt V 180 5 AngioSculpt AngioSculpt AngioSculpt VI 1 1 CABG CVA VII sing...

Page 64: ...oSculpt MACE Q wave non Q wave 1 AngioSculpt non Q wave MI AngioSculpt MACE AngioSculpt 46 46 50 AngioSculpt 2 2 AS n 46 AS n 10 AS n 36 n 36 RVD mm 2 87 0 41 N A N A N A mm 15 67 6 14 N A N A N A DS...

Page 65: ...III ANGIOSCULPT 6F 1 1 10cc 20cc 0 014 IX AngioSculpt 1 ASA GP2b 3a 2 3 0 014 4 1 0 x RVD AngioSculpt 5 6 10cc 7 2 3cc 20cc 8 2 3cc 20cc 30 9 20cc 10 50 50 11 9 11 12 AngioSculpt 2 0 2 5mm 13 AngioScu...

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