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ALIANO
N.B. E’ normalmente sconsigliabile collegare per funzionamento a due fiamme effettive, un bruciatore che lavori
su una caldaia per produzione di acqua ad uso riscaldamento. In questo caso il bruciatore lavora (a volte
anche lunghi periodi di tempo) ad una sola fiamma, la caldaia risulta insufficientemente caricata; di conseguenza,
i prodotti di combustione
(fumi)
escono ad una temperatura eccessivamente bassa
(circa ai 180° C per olio
combustibile e 130° C per il gasolio),
dando luogo a presenza di fuliggine allo sbocco del camino. Quando la
caldaia è insufficientemente caricata è molto probabile la formazione di condensa acida e di fuliggine in caldaia
con conseguente rapido intasamento e corrosione della stessa. Quando il bruciatore a due fiamme è installato
su una caldaia per produzione di acqua calda ad uso riscaldamento, deve essere collegato in modo da lavorare
a regime normale con entrambe le fiamme, arrestandosi completamente, senza passaggio alla prima fiamma,
quando la temperatura prestabilita viene raggiunta. Per ottenere questo particolare funzionamento, non si
installa il termostato della seconda fiamma, e fra i rispettivi morsetti dell’apparecchiatura, si realizza un
collegamento diretto (ponte).
In tal modo si utilizza solo la capacità del bruciatore di accendersi a portata ridotta per realizzare una accensione
dolce, condizione indispensabile per le caldaie con camera di combustione in pressione (pressurizzata), ma
molto utile anche nelle caldaie normali (camera di combustione in depressione).
Il comando (inserzione o arresto) del bruciatore è subordinato ai soliti termostati di esercizio o sicurezza.
Chiudendo l’interruttore sull’apparecchiatura se i termostati (regolazione e sicurezza) lo consentono, la corrente
raggiuge l’apparecchiatura elettrica di comando che determina l’inserzione del motore e del trasformatore di
accensione. Il motore mette in rotazione la ventola che effettua un lavaggio con aria della camera di combustione e
contemporaneamente la pompa del combustibile che determinano una circolazione nei condotti espellendo, attraverso
il ritorno, eventuali bolle di gas. Questa fase di prelavaggio ha termine con l’apertura dell’elettrovalvola (di sicurezza
e quella della 1° fiamma) che consente al combustibile, alla pressione di 12 bar, di raggiungere l’ugello (ugello della
1° fiamma) e da questo, uscire in camera di combustione finemente polverizzato. Appena il combustibile polverizzato
esce dall’ugello viene incendiato dalla scarica presente tra gli elettrodi sin dalla partenza del motore. Durante
l’accensione della prima fiamma la serranda dell’aria è mantenuta nella posizione registrata sull’apposita vite a cui
si accede svitando il tappo posto sulla parte superiore del pistone idraulico di comando (vedi BT 8614 oppure, nel
caso sia utilizzato il servomotore regolazione aria, BT 8711/1 o BT 8653/1). Se compare regolarmente la fiamma,
superato il tempo di sicurezza previsto dall’apparecchiatura elettrica, questa inserisce l’elettrovalvola (chiusa a
riposo) della 2° fiamma, (nel caso sia utilizzato il servomotore regolazione aria, vedere BT 8711/1 o BT 8653/1).
L’apertura della valvola della 2° fiamma consente al gasolio, alla pressione di 12 bar, di raggiungere il 2° ugello e,
contemporaneamente, il pistone di comando del regolatore dell’aria di combustione che si sposta verso il basso
aprendo maggiormente il regolatore stesso. La corsa del pistone è registrabile agendo sull’apposita vite munita di
dado di bloccaggio, il bruciatore è così funzionante a pieno regime. Dal momento della comparsa della fiamma in
camera di combustione il bruciatore è controllato e comandato dalla fotoresistenza e dai termostati.
L’apparecchiatura di comando prosegue il programma e stacca il trasformatore d’accensione. Quando la temperatura
o pressione in caldaia raggiunge il valore a cui è tarato il termostato o pressostato, lo stesso interviene determinando
l’arresto del bruciatore. Successivamente, per l’abbassarsi della temperatura o pressione al di sotto del valore di
richiusura del termostato o pressostato, il bruciatore viene nuovamente acceso. Se per qualsiasi motivo, durante il
funzionamento viene a mancare la fiamma, interviene immediatamente (tempo 1 secondo) la fotoresistenza che,
interrompendo l’alimentazione del relè omonimo, determina automaticamente la disinserzione delle elettrovalvole
che intercettano il flusso degli ugelli. Si ripete così la fase di accensione e, se la fiamma si riaccende normalmente,
il funzionamento del bruciatore riprende regolarmente, in caso contrario (fiamma irregolare o completamente assente)
l’apparecchio si porta automaticamente in blocco. Se il programma viene interrotto (mancanza di tensione, intervento
manuale, intervento di termostato, ecc.) durante la fase di prelavaggio il programmatore ritornerebbe nella sua
posizione iniziale e ripeterebbe automaticamente tutta la fase di accensione del bruciatore.
Nota: Da quanto sopra esposto risulta evidente che la scelta degli ugelli, in funzione della portata totale (2 ugelli in
funzione) desiderata, deve essere effettuata tenendo conto dei valori di portata corrispondenti alla pressione
di lavoro di 12 bar del gasolio.È ovviamente possibile variare, entro ampi limiti il rapporto tra la prima e la
seconda fiamma sostituendo gli ugelli.
Tenere comunque presente che, per avere un buon funzionamento, l’erogazione di combustibile con la prima fiamma non
dovrebbe essere inferiore alla portata minima (rilevabile dalla targhetta) per il modello specifico. Una portata inferiore
potrebbe rendere difficile l’accensione e, la combustione con la sola prima fiamma, potrebbe non essere buona.
CARATTERISTICHE APPARECCHIATURA
Apparecchiatura
Tempo di sicurezza
Tempo di
Post-accensione
Tempo fra
e relativo
in secondi
preventilazione
in secondi
1° e 2° fiamma
programmatore
e prelavaggio
in secondi
in secondi
OR 3/B
5
30
5
5
LOA 44
5
25
5
5 ÷ 8
LAL 1.25
5
22,5
5
7,5