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Come da disposizioni internazionali, a monte dell’apparecchiatura stessa deve essere
installato un dispositivo onnipolare con un’apertura dei contatti di almeno 3 mm, che non
deve interrompere il cavo GIALLO-VERDE di terra
. Il dispositivo deve essere installato nelle
vicinanze dell’apparecchio, deve essere omologato ed avere una portata adatta all’assorbimento
dell’apparecchiatura (Vedi caratteristiche tecniche).
L’apparecchiatura deve essere collegata al sistema EQUIPOTENZIALE. Il morsetto per il
collegamento è situato vicino all’entrata del cavo di alimentazione ed è contraddistinto da
un’etichetta con il simbolo riportato in fig. 8 (pag. 5).
Con l’utilizzo di un interruttore di sicurezza per correnti di guasto bisogna osservare quanto segue:
-
Secondo la normativa vigente, la corrente dispersa per apparecchiature di questo genere può
avere il valore di 1mA senza limitazione del massimo per ogni kW di potenza installata. Si
dovrà inoltre osservare che tutti gli interruttori per correnti di guasto reperibili sul mercato
abbiano una tolleranza per la corrente di scatto di meno 50% e quindi dovrà essere scelto un
interruttore idoneo.
-
Collegare solo un apparecchio per ogni interruttore
-
In alcuni casi è possibile che l’apparecchio dopo periodi prolungati di fermo a magazzino, di
inattività o in caso di nuova installazione, faccia scattare l’interruttore durante la messa in
funzione. La causa è da ricondursi per lo più all’umidità di isolamento. Il problema si risolve
con un breve riscaldamento a secco by-passando l’interruttore di sicurezza.
Verifica della tenuta e della pressione di alimentazione (fig. 9 – pag. 5)
Prima di procedere alla verifica della pressione si deve verificare la tenuta dell’impianto del gas
fino all’ugello con l’apposito spray, questo per assicurarsi che durante il trasporto non sia successo
niente di compromettente per l’apparecchiatura. Poi si può procedere con la verifica della pressione
di entrata, che si attua per mezzo di un manometro, o del tipo tubo a “U”, o di tipo elettronico con
risoluzione minima di 0.1 mbar. Per effettuare la misurazione si deve togliere la vite (1) dalla presa
di pressione (2) e collegarla al tubicino del manometro. Aprire la valvola del gas di alimentazione
dell’apparecchiatura, verificare la pressione in erogazione e richiudere la valvola. Togliere il
tubicino e riavvitare correttamente la vite nella presa di pressione. Il valore della pressione deve
rientrare tra il minimo ed il massimo riportati di seguito:
Tipo di gas
P
n
[mbar]
P
min
[mbar]
P
MAX
[mbar]
G20 (Metano)
20
17
25
G30 (Butano) (3B/P)
28-30
25
35
G30 (Butano)(3+)
28-30
20
35
G30 (Butano) (3B/P)
50
42,5
57,5
G31 (Propano) (3B/P)
28-30
25
35
G31 (Propano) (3+)
37
25
45
G31 (Propano) (3B/P)
50
42,5
57,5
Se la pressione misurata non rientra nei limiti della tabella, accertarsi della causa. Dopo aver risolto
il problema verificare di nuovo la pressione.
Verifica della potenza
Di regola è sufficiente verificare che gli ugelli installati siano quelli giusti ed i bruciatori funzionino
correttamente. Se si desidera verificare ulteriormente la potenza assorbita, si può utilizzare il
“Metodo Volumetrico”. Con l’aiuto di un cronometro e di un contatore è possibile rilevare il