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Miopotenziali scheletrici
Il sensing bipolare e il controllo della sensibilità vengono adattati dal dispositivo sulla
gamma di frequenze degli eventi spontanei in modo tale che normalmente i miopoten-
ziali scheletrici non vengano rilevati. Tuttavia, soprattutto in caso di configurazione
unipolare e/o di sensibilità molto elevata, alcuni miopotenziali scheletrici potrebbero
essere classificati come eventi spontanei e - a seconda del tipo di interferenza - provo-
care l'inibizione o la terapia antiaritmica.
Stimolazione nervosa e muscolare
Un sistema impiantabile costituito da un elettrocatetere unipolare e da un dispositivo
non ricoperto può provocare una stimolazione indesiderata del diaframma in caso di
impostazione elevata dell'ampiezza dell'impulso iniziale o a lungo termine.
• BIOTRONIK offre anche dispositivi ricoperti.
Possibili complicanze tecniche
Guasti tecnici
In linea di massima, non è possibile escludere l'insorgere di guasti tecnici in un
sistema impiantato. Le cause possono essere, tra le altre, le seguenti:
• Dislocazione dell'elettrocatetere
• Rottura dell'elettrocatetere
• Difetti nell'isolamento
• Guasto in uno dei componenti del dispositivo impiantabile
• Esaurimento della batteria
Possibili complicazioni elettromagnetiche
Interferenze elettromagnetiche (EMI)
Ogni dispositivo può essere disturbato, ad esempio quando segnali esterni vengono
percepiti come ritmo spontaneo oppure quando le misurazioni ostacolano l'adatta-
mento fisiologico della frequenza:
• I dispositivi BIOTRONIK sono stati studiati in modo da ridurre al minimo la sensibi-
lità alle fonti di interferenza elettromagnetica (EMI).
• Comunque, a causa della varietà e della diversa intensità delle sorgenti che gene-
rano interferenze, non è possibile garantire una protezione assoluta contro le EMI.
In generale, si ritiene che le EMI producano sintomi trascurabili sulla maggior
parte dei pazienti.
• A seconda del modo di stimolazione e del tipo di interferenza, tali sorgenti di
disturbo possono infatti determinare l'inibizione degli impulsi, la sincronizzazione
degli impulsi, l'incremento della frequenza di stimolazione guidata da sensore
oppure la stimolazione asincrona.
• In caso di condizioni svantaggiose, in particolare nell'ambito di procedure diagno-
stiche o terapeutiche, le sorgenti di disturbo possono provocare un'energia
talmente elevata da danneggiare il tessuto circostante il dispositivo o la punta
dell'elettrocatetere.
Comportamento del dispositivo in presenza di EMI
In presenza di interferenze elettromagnetiche o di miopotenziali indesiderati, il disposi-
tivo passa alla stimolazione asincrona per la durata del superamento della frequenza di
interferenza.
Campi magnetici statici
L'interruttore magnetico nel pacemaker si chiude a partire da una intensità di campo di
1,5 mT.
Possibili rischi
Procedure controindicate
A causa dei possibili danni al paziente o al dispositivo e della conseguente insicurezza
funzionale del dispositivo impiantabile, l'impiego delle seguenti procedure è controin-
dicato:
• Terapia con ultrasuoni: danni al paziente a causa di riscaldamento eccessivo del
tessuto corporeo in prossimità del sistema impiantabile
• Stimolazione elettrica nervosa transcutanea
• Ossigenoterapia iperbarica
• Pressione applicata superiore al normale
Procedure terapeutiche e diagnostiche a rischio
Quando per scopi diagnostici o terapeutici è necessario introdurre attraverso il corpo
una corrente elettrica da una fonte esterna, il dispositivo impiantabile potrebbe essere
disturbato e provocare danni al paziente.
In una procedura terapeutica ad alta frequenza, come ad esempio elettrocauterizza-
zione, ablazione ad alta frequenza o chirurgia ad alta frequenza, è possibile che
vengano indotte aritmie o fibrillazioni ventricolari. Ad esempio, con la litotripsia è
possibile un danno per effetto del calore. Talvolta non è possibile verificare immediata-
mente le conseguenze sul dispositivo impiantabile.
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