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Nel circuito del compressore l’aria viene fi ltrata più volte e fatta transitare attraverso una
composizione di gel di silice che, a temperature comprese fra i + 5 °C e + 35 °C, le toglie
l’umidità. Ad ogni carica è necessaria una sosta per la rigenerazione del gel di silice come
risulta dal paragrafo che segue. L’aria così fi ltrata ed essiccata può essere considerata
adatta per lo strumentario ed igienica per l’uso dentale.
Volendo fare di più è possibile inserire all’uscita del compressore un fi ltro sterilizzante
(S). La cartuccia Balston di grado “SA” con setto fi ltrante in microfi bra di vetro borosilicato
(T), ha un'effi cienza del 99,9999 +% su particelle da 0,01 µm.
Il fi ltro Balston può essere sterilizzato in autoclave a 135 °C (massimo 20 cicli di
sterilizzazione). In presenza di aria pulita, la durata massima è di un anno, fatto salvo
quando reso necessario dalle effettive condizioni operative. L’aria così trattata, immessa
in un circuito di distribuzione di pochi metri, protetto da sbalzi termici, può essere
considerata aria di elevata purezza.
Per circuiti di dimensioni maggiori, come è facile trovare in ospedali, cliniche, scuole,
ecc., il trattamento dell’aria consigliato è quello delle membrane selettive, o della doppia
colonna a gel di silice con rigenerazione e scambio automatico delle colonne, sistemi che
garantiscono una reale essiccazione non necessitano di pause per la rigenerazione.
Per i grandi impianti sono disponibili diversi gruppi Blok-Jet, illustrazione a pag. 74, completi
di essicatori dell'aria a membrane con produzione di: 978-1467-1956 N l/min.
Aria respirabile od aria medicale
Il compressore a secco (senz'olio) si presta ottimamente alla produzione di aria respirabile
per ospedali. In assenza d'olio, infatti, non si formano gas dannosi per il paziente, è perciò
evidente che il sistema di fi ltrazione, che libera l’aria prodotta dal compressore dai gas
nocivi, sarà molto meno gravato.
Per ottenere l’aria medicale: dopo il compressore l’aria viene fatta passare
attraverso una serie di fi ltri che la libereranno da tutte le impurità chimiche e
fi siche, secondo le indicazioni della monografi a della X edizione della Farmacopea
Uffi ciale Italiana.
A richiesta, sull’aria medicale, sono disponibili notizie più ampie e dettagliate.
Il funzionamento del compressore
L'aria entra nel cilindro attraverso il fi ltro (A), subendo così una prima utile fi ltrazione
che, liberandola dal pulviscolo atmosferico, ne migliora la qualità e protegge pistone e
cilindro. Il pistone (B) scorre nel cilindro (C) senza lubrifi cazione; il materiale di cui è
ricoperto il pistone e quello della camicia del cilindro sono compatibili e, nonostante il
moto relativo, non vanno soggetti ad usura apprezzabile.
Nel cilindro l’aria viene compressa e si riscalda, è perciò necessario farla passare attra-
verso lo scambiatore aria-aria (D) dove, ad una temperatura ambiente di circa 20 °C, il
∆
T rimane di circa 5 °C.
Il raffreddamento dell’aria compressa è indispensabile per raggiungere il punto di rugiada,
condizione necessaria per condensare il vapore acqueo contenuto nell’aria.
Nella colonna di essiccazione (E) I’aria raffreddata passa attraverso il ciclone (F) dove
deposita le prime gocce di rugiada che si raccolgono nel serbatoio (G). Nella parte più
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