22
Allineamento dello specchio primario
Ora regolare le viti dello specchio primario per centrare di nuovo il riflesso del piccolo specchio secondario, in modo che se
ne veda il profilo proiettato contro la vista del primario. Quando si guarda nel focalizzatore, i profili proiettati degli specchi
dovrebbero apparire concentrici. Ripetere i passaggi uno e due fino a quando non si ottiene questo risultato.
Rimuovere il tappo di collimazione e guardare nel focalizzatore; si dovrebbe vedere il riflesso del proprio occhio nello
specchio secondario.
Viste di collimazione di Newton come appaiono attraverso il focalizzatore usando il tappo di collimazione
Lo specchio secondario richiede regolazione.
Lo specchio secondario richiede
regolazione.
Entrambi gli specchi allineati con il tappo di
collimazione nel focalizzatore.
Entrambi gli specchi allineati con l’occhio
che guarda nel focalizzatore.
Figura 7-1 PowerSeeker 76AZ
Collimazione notturna su una stella
Dopo aver completato con successo la collimazione diurna, si può eseguire la collimazione notturna su una stella regolando
precisamente lo specchio primario mentre il tubo del telescopio si trova sulla sua montatura ed è puntato su una stella
luminosa. Occorre approntare il telescopio di notte e studiare l’immagine di una stella ad una potenza da media ad alta
(potenza di 30-60 per pollice di apertura). Se la focalizzazione non è simmetrica, potrebbe essere possibile correggere il
problema eseguendo solo la ricollimazione dello specchio primario.
Procedura (si prega di leggere completamente questa sezione prima di iniziare):
Per eseguire la collimazione su una stella nell’emisfero settentrionale, puntare il telescopio su una stella stazionaria, come
la stella polare (Polaris). La si può trovare nel cielo settentrionale, ad una distanza sopra l’orizzonte pari alla propria
latitudine. La stella polare è anche la stella terminale nel “manico” del Piccolo Carro, o Orsa Minore. Non è la stella più
luminosa nel cielo, e potrebbe persino apparire tenue e indistinta, a seconda delle condizioni del cielo sovrastante la propria
posizione. Per l’emisfero meridionale, puntare il telescopio sulla Sigma Octantis.
Prima di eseguire la ricollimazione dello specchio primario, individuare le viti di collimazione sul retro del tubo del
telescopio. La cella posteriore (mostrata nella Figura 7-1) ha tre viti grandi, usate per la collimazione, e tre viti piccole,
usate per bloccare in posizione lo specchio. Le viti di collimazione inclinano lo specchio primario. Si inizia allentando le
piccole viti di bloccaggio di pochi giri ciascuna. Di solito, movimenti nell’ordine di
1
/
8
di giro fanno già la differenza, e
movimenti da circa
1
/
2
giro a
3
/
4
di giro sono il massimo richiesto per le grandi viti di collimazione. Girare una vite di
collimazione alla volta, servendosi di un utensile o di un oculare per collimazione per verificare come il movimento
influenza la collimazione (vedere il paragrafo qui sotto). Occorrerà fare alcune prove, ma prima o poi si otterrà la
centratura desiderata.
Si consiglia di usare lo strumento o l’oculare per collimazione opzionali. Guardare nel focalizzatore e notare se il riflesso
secondario si è spostato più vicino al centro dello specchio primario.
Specchio
secondario
Specchio
primario
Morsetto dello
specchio