Stufa a legna OMBRETTA - CARLOTTA
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Istruzioni per l’installazione, l’uso e la manutenzione – IT – Rev.05
Pioppo
470
4,1
Larice *
660
4,4
Abete rosso *
450
4,5
Pino silvestre *
550
4,4
* LEGNI RESINOSI POCO ADATTI PER UNA STUFA
La legna usata come combustibile deve avere un contenuto d’umidità inferiore al 20% e la si ottiene con un
tempo di essiccazione di almeno un anno (legno tenero) o di due anni (legno duro) collocando tale legna in
un luogo asciutto e ventilato (per esempio sotto una tettoia).
La legna umida rende l’accensione più
difficile, perché è necessaria una maggiore quantità d’energia per far evaporare l’acqua presente.
Il contenuto umido ha inoltre lo svantaggio che, con l’abbassarsi della temperatura, l’acqua si condensa
prima nel focolare e quindi nel camino. La legna fresca contiene circa il 60% di H2O, perciò non è adatta
ad essere bruciata
.
Tra gli altri non possono essere bruciati: resti di carbone, ritagli, cascami di corteccia e pannelli,
legna umida o trattata con vernici, materiali di plastica; in tal caso decade la garanzia
sull’apparecchio.
Carta e cartone devono essere utilizzati solo per l’accensione. La combustione di rifiuti è vietata e
danneggerebbe inoltre la stufa e la canna fumaria, provocando inoltre danni alla salute ed in virtù del
disturbo olfattivo a reclami da parte del vicinato.
La legna non è un combustibile a lunga durata e pertanto non è possibile un riscaldamento continuo della
stufa durante la notte.
IMPORTANTE: l’uso continuo e prolungato di legna particolarmente ricca di oli aromatici (p.e. Eucalipto,
Mirto, etc.) provoca il deterioramento (sfaldamento) repentino dei componenti in ghisa che compongono il
prodotto.
9. ACCENSIONE
IMPORTANTE: alla prima accensione è inevitabile che venga prodotto un odore sgradevole (dovuto
all’essiccamento dei collanti nella cordicella di guarnizione o delle vernici protettive), che sparisce
dopo un breve utilizzo. Deve comunque essere assicurata una buona ventilazione dell’ambiente. Alla
prima accensione Vi consigliamo di caricare una quantità ridotta di combustibile e di aumentare
lentamente la resa calorifica dell’apparecchio.
Per effettuare una corretta prima accensione dei prodotti trattati con vernici per alte temperature , occorre
sapere quanto segue:
i materiali di costruzione dei prodotti in questione non sono omogenei, infatti coesistono parti in ghisa,
in acciaio, in refrattario e in maiolica;
la temperatura alla quale il corpo del prodotto è sottoposto non è omogenea: da zona a zona si
registrano temperature variabili dai 300 °C ai 500 °C;
durante la sua vita, il prodotto è sottoposto a cicli alternati di accensioni e di spegnimento durante la
stessa giornata e a cicli di intenso utilizzo o di assoluto riposo al variare delle stagioni;
la stufa nuova, prima di potersi definire stagionata, dovrà essere sottoposta a diversi cicli di avviamento
per poter consentire a tutti i materiali ed alla vernice di completare le varie sollecitazioni elastiche;
in particolare inizialmente si potrà notare l’emissione di odori tipici dei metalli sottoposti a grande
sollecitazione termica e di vernice ancora fresca. Tale vernice, sebbene in fase di costruzione venga
cotta a 250 °C per qualche ora, dovrà superare più volte e per una certa durata la temperatura di 350
°C, prima di incorporarsi perfettamente con le supe rfici metalliche.
Diventa quindi importante seguire questi piccoli accorgimenti in fase di accensione:
1. Assicuratevi che sia garantito un forte ricambio d'aria nel luogo dove è installato l'apparecchio.
2. Nelle prime accensioni, caricare non eccessivamente la camera di combustione (circa metà della
quantità indicata nel manuale d'istruzioni) e tenere il prodotto acceso per almeno 6-10 ore di continuo,
con i registri meno aperti di quanto indicato nel manuale d'istruzioni.
3. Ripetere questa operazione per almeno 4-5 o più volte, secondo la Vostra disponibilità.