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I
Consigli per risparmiare
- Installatelo bene
E cioè lontano da fonti di calore, dalla luce diretta del sole,
in locale ben aerato e con le distanze indicate nel paragrafo
"Installazione/L'aerazione".
- Il freddo giusto
Il troppo freddo fa aumentare i consumi
- Non riempitelo troppo
Per conservare bene i cibi il freddo deve circolare liberamen-
te all’interno del frigorifero. Riempirlo troppo significa im-
pedire questa circolazione facendo lavorare di continuo il
compressore.
- A porte chiuse
Aprite il vostro frigorifero il meno possibile perché ogni volta
che lo fate va via gran parte dell’aria fredda. Per ristabilire la
temperatura il motore deve lavorare a lungo consumando
molta energia.
- Occhio alle guarnizioni
Mantenetele efficienti e pulite in modo che aderiscano bene
alle porte; solo così non lasceranno uscire nemmeno un po’
di freddo.
- Niente cibi caldi
Una pentola calda messa nel frigorifero alza immediatamente
la temperatura di diversi gradi, lasciatela raffreddare a tem-
peratura ambiente prima di introdurla nel frigorifero.
- Brina nel freezer
Controllate lo spessore della brina sulle pareti del freezer ed
effettuate subito lo sbrinamento se lo strato è diventato trop-
po spesso (Vedi più avanti “Come tenerlo in forma”).
Come tenerlo in forma
Sbrinamento
Fare attenzione a non usare dispositivi meccanici o al-
tri utensili per accelerare il processo di sbrinamento,
oltre a quelli raccomandati dal costruttore.
Come sbrinare il reparto frigorifero.
Questo apparecchio ha lo sbrinamento automatico e l’ac-
qua viene convogliata verso la parte posteriore da un appo-
sito scarico (fig. 3) dove il calore prodotto dal compressore
la fa evaporare. L’unico intervento che dovete fare periodi-
camente consiste nel pulire il foro di scarico che si trova die-
tro le verduriere affinché l’acqua passi regolarmente.
Come sbrinare il reparto freezer
- Eliminate ogni tanto la brina con l’apposito raschietto in
dotazione (niente coltelli od oggetti metallici).
- Se la brina ha superato i 5 mm bisogna fare lo sbrinamento.
Procedete così: posizionare la manopola per la regolazione
delle temperature
A
nella posizione
; avvolgete tutti i sur-
gelati e i congelati in carta da giornale mettendoli o in frigo-
rifero o in un luogo fresco. Lasciate aperta la porta in modo
che la brina si sciolga del tutto, aiutandola con dei conteni-
tori pieni di acqua tiepida.
Pulizia e manutenzioni particolari
Prima di pulire il frigorifero staccate sempre la spina
dalla presa.
- I materiali con i quali è stato fabbricato il vostro apparec-
chio sono igienici e non trasmettono odori ma per mante-
nere queste qualità è necessario che i cibi vengano sempre
protetti e ben chiusi, per evitare macchie difficilmente rimo-
vibili o la creazione di cattivi odori.
- Solo acqua e bicarbonato. Per pulire sia l’interno che l’ester-
no usate una spugnetta con acqua tiepida e bicarbonato di
sodio che, tra l’altro, è anche un buon disinfettante. Se non
l’avete in casa potete impiegare del sapone neutro (quello
di Marsiglia ad esempio).
- Cosa non usare. Mai abrasivi, mai candeggina, mai ammo-
niaca. Proibitissimi i solventi e altri prodotti simili.
- Tutto ciò che si può togliere, mettetelo a bagno in acqua
calda con sapone o detersivo per i piatti. E prima di rimet-
terli a posto, risciacquateli e asciugateli bene.
- E per il retro? Qui la polvere si ferma e si concentra provo-
cando qualche problema al buon funzionamento dell’appa-
recchio. Usate la bocchetta lunga del vostro aspirapolvere,
alla potenza media, per eliminarla. E con molta delicatezza!
- Quando sta fermo a lungo. Durante il periodo estivo, se deci-
dete di fermare il frigorifero, bisogna pulire l’interno e lasciare
le porte aperte, altrimenti si formeranno cattivi odori e muffe.
- Come sostituire la lampadina interna. Nella parte posterio-
re della scatola termostato è posta la lampada di illumina-
zione interna. In caso di sostituzione disinserire l’apparec-
chio dalla presa di corrente, svitare la lampada non funzio-
nante e sostituirla con un’altra di potenza non superiore a
15 W. operando come illustrato in figura 4.
Fig. 3
Fig. 4