Termo ISOTTA – DSA
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7199701 Rev.05 – IT
Il Vostro abituale spazzacamino di zona deve essere informato sull’installazione della termostufa, affinché possa
verificarne il regolare collegamento alla canna fumaria ed il grado di efficienza di quest’ultima.
NON SI POSSONO EFFETTUARE MODIFICHE ALL’APPARECCHIO.
Prima dell’installazione, verificate se il Vostro pavimento può sopportare il peso della Termostufa.
ATTENZIONE: assicurarsi che l’apparecchio sia posto perfettamente in piano e che il diametro del tubo di
scarico dei fumi sia quello richiesto.
Non è concesso il collegamento di più stufe allo stesso camino.
Vi consigliamo di far verificare dal Vostro abituale spazzacamino di zona sia il collegamento al camino sia il sufficiente
afflusso d’aria per la combustione nel luogo d’installazione.
Il diametro dell’apertura per il collegamento al camino deve corrispondere per lo meno al diametro del tubo fumo.
L’apertura dovrebbe essere dotata di una connessione a muro per l’inserimento del tubo di scarico e di un rosone.
Le termostufe modello DSA possono essere installate sia in un impianto a VASO di espansione APERTO (cap.3.1)
sia in un impianto a VASO di espansione CHIUSO (cap.3.2).
3.1.
Vaso di espansione APERTO
L’impianto con vaso di espansione APERTO, deve essere OBBLIGATORIAMENTE provvisto di:
1.
VASO DI ESPANSIONE APERTO: vaso avente una capacità pari al 10 % del contenuto d’acqua totale del
termoprodotto e dell’impianto. Il vaso va posizionato nel punto più alto dell’impianto almeno 2 m sopra il radiatore
posto al livello più alto.
2.
TUBO DI SICUREZZA: che collega per la via più breve priva di tratti discendenti o sifonanti la mandata della
termostufa con la parte superiore della vaschetta descritta al punto 1. Il tubo di sicurezza deve avere la sezione
minima di 1”gas.
3.
TUBO DI CARICO: tubo che collega il fondo del vaso di espansione aperto con il tubo di ritorno dell’impianto. La
sezione minima deve essere di ¾”gas. Tutti questi elementi non devono per nessuna ragione avere organi di
intercettazione interposti che possano accidentalmente escluderli e devono essere posizionati in ambienti non
esposti al gelo poiché, se dovessero gelare, si potrebbe verificare la rottura o addirittura l’esplosione del corpo
caldaia. In caso di esposizione al gelo sarà opportuno aggiungere all’acqua dell’impianto una adeguata
percentuale di liquido antigelo che consentirà di eliminare completamente il problema. In nessun modo ci dovrà
essere circolazione d’acqua nel vaso di espansione aperto fra il tubo di sicurezza ed il tubo di carico. Questa
provocherebbe l’ossigenazione dell’acqua e la conseguente corrosione del termoprodotto e dell’impianto in tempi
molto brevi.
4.
VALVOLA DI SCARICO TERMICO: costituisce una ulteriore sicurezza positiva in grado di prevenire
l’ebollizione anche in assenza di energia elettrica. E’ costituita da un corpo valvola simile ad una valvola di
sicurezza a pressione che, a differenza di questa, si apre al raggiungimento di una temperatura pretarata ( di
solito 94 – 95° C) scaricando dalla mandata dell’im pianto acqua calda che verrà sostituita con altrettanta acqua
fredda proveniente attraverso il tubo di carico del vaso di espansione aperto smaltendo in questo modo il calore
eccessivo.
5.
VALVOLA DI SICUREZZA da 1,5bar: la massima pressione di esercizio ammessa per l’impianto è di 1,5bar
(pari a 15m di colonna d’acqua), pressioni superiori possono provocare deformazioni e rotture del corpo caldaia.
6.
DISPOSITIVI DI SICUREZZA previsti dalla Normativa vigente in materia.
7.
POMPA DI CIRCOLAZIONE: deve essere preferibilmente montata sul ritorno per evitare che possa
disinnescarsi a temperature dell’acqua molto elevate, accertarsi però che non faccia circolare l’acqua nel vaso di
espansione aperto altrimenti provocherebbe una continua ossigenazione dell’acqua con conseguente, rapida,
corrosione del corpo caldaia. La sua prevalenza deve essere tale da non provocare una circolazione forzata nel
vaso di espansione aperto. Deve inoltre essere collegata ad un termostato o alla centralina elettronica fornita
come OPTIONAL.
8.
VALVOLA MISCELATRICE TERMOSTATICA AUTOMATICA – (vedi capitolo 3.3)
IMPORTANTE: i sensori di sicurezza della temperatura devono essere a bordo macchina o a una distanza non
maggiore di 30 cm dal collegamento di mandata del termoprodotto.
Qualora i termoprodotti non siano provvisti di tutti i dispostivi, quelli mancanti possono essere installati sulla tubazione
di mandata del termoprodotto entro una distanza dal termoprodotto non maggiore di 1 m.
ATTENZIONE: Per nessuna ragione si deve accendere il fuoco se prima l’impianto non sia stato
completamente riempito d’acqua; il farlo comporterebbe un danneggiamento gravissimo di tutta la
struttura. Il riempimento dell’impianto deve essere fatto tramite il tubo di carico direttamente dalla vaschetta del
vaso aperto in modo da evitare che una eccessiva pressione della rete idrica deformi il corpo caldaia della
termostufa.
L’impianto va tenuto costantemente pieno d’acqua anche nei periodi in cui non è richiesto l’uso della termostufa.
Durante il periodo invernale un’eventuale non attività va affrontata con l’aggiunta di sostanze antigelo.