3
L'installazione deve intendersi fissa e dovrà
essere effettuata esclusivamente da ditte
specializzate e qualificate, secondo quanto
prescrive la Legge 46/90, ottemperando
a tutte le istruzioni e disposizioni riportate
in questo manuale. Si dovranno inoltre os-
servare le disposizioni dei Vigili del Fuoco,
quelle dell’Azienda del Gas, quanto richia-
mato dalla Legge 10/91 relativamente ai
Regolamenti Comunali e dal DPR 412/93.
2.1
INSTALLAZIONE SINGOLA
Le caldaie possono essere installate, senza
vincoli di ubicazione e di apporto di aria
comburente, in un qualsiasi ambiente
domestico (UNI 7129/92).
2.2
INSTALLAZIONE DI PIÙ CALDAIE
Due o più apparecchi
adibiti allo stesso
uso
nel medesimo locale o in locali diretta-
mente comunicanti, per una portata termi-
ca complessiva superiore ai 35 kW, sono
considerati come facenti parte di un unico
impianto, pertanto il locale caldaia dovrà
avere caratteristiche dimensionali e requi-
siti in conformità al D.M. 12/04/96 n. 74
“Approvazione della regola tecnica di pre-
venzione incendi per la progettazione, la
costruzione e l’esercizio degli impianti ter-
mici alimentati da combustibili gassosi”.
Sarà inoltre necessario, per l'afflusso dell'aria
al locale, realizzare sulle pareti esterne delle
aperture di aerazione la cui superficie, calco-
lata secondo quanto richiesto nel punto 4.1.2
dello stesso D.M., non deve essere in ogni
caso inferiore a 3.000 cm
2
e nel caso di gas
di densità maggiore di 0,8 a 5.000 cm
2
.
2.3
ACCESSORI A RICHIESTA
COLLEGAMENTO IMPIANTO
Per agevolare l’allacciamento idraulico e
gas della caldaia all’impianto sono forniti
optional i seguenti accessori:
– Placca installazione cod. 8075407
– Kit cur ve tt e e r ubine tt o gas cod.
8075421
– Kit curvette e rubinetti gas/entrata sani-
tario cod. 8075418
– Kit rubinetti cod. 8091806
– Kit sostituzione murali di altre marche
cod. 8093900.
Istruzioni dettagliate sul montaggio dei
componenti sono riportate nelle confezioni.
2.4
ALLACCIAMENTO IMPIANTO
Prima di procedere al collegamento della
caldaia è buona norma far circolare acqua
nelle tubazioni per eliminare gli eventuali
corpi estranei che potrebbero compromet-
tere la buona funzionalità dell'apparecchio.
Il tubo di scarico della valvola di sicurezza
deve essere collegato ad un imbuto di rac-
colta per convogliare l'eventuale spurgo in
caso di intervento. Qualora l’impianto di
riscaldamento sia su un piano superiore
rispetto la caldaia è necessario installare
sulle tubazioni mandata/ritorno impianto
i rubinetti di intercettazione forniti nel kit
cod. 8091806.
L'allacciamento gas deve essere realizzato
in conformità alle norme UNI 7129/92 e
UNI 7131/99. Nel dimensionamento delle
tubazioni gas, da contatore a caldaia, si do-
vrà tenere conto sia delle portate in volumi
(consumi) in m
3
/h che della densità del gas
preso in esame. Le sezioni delle tubazioni
costituenti l’impianto devono essere tali da
garantire una fornitura di gas sufficiente a
coprire la massima richiesta, limitando la
perdita di pressione tra contatore e qual-
siasi apparecchio di utilizzazione non mag-
giore di:
– 1,0 mbar per i gas della seconda famiglia
(gas naturale)
– 2,0 mbar per i gas della terza famiglia
(butano o propano).
All’interno del mantello è applicata una tar-
ghetta adesiva sulla quale sono riportati i
dati tecnici di identificazione e il tipo di gas
per il quale la caldaia è predisposta.
2.4.1
Filtro sulla tubazione gas
La valvola gas monta di serie un filtro all’in-
gresso che non è comunque in grado di trat-
tenere tutte le impurità contenute nel gas e
nelle tubazioni di rete.
Per evitare il cattivo funzionamento della val-
vola, o in certi casi addirittura l’esclusione
della sicurezza di cui la stessa è dotata, si
consiglia di montare sulla tubazione gas un
adeguato filtro.
2.5
CARATTERISTICHE ACQUA
DI ALIMENTAZIONE
Onde prevenire incrostazioni calcaree e
danni allo scambiatore sanitario, l’acqua di
alimentazione non deve presentare durez-
za superiore ai 20°F. In ogni caso è oppor-
tuno verificare le caratteristiche dell’acqua
utilizzata ed installare adeguati dispositivi
per il trattamento.
Al fine di evitare incrostazioni o depositi allo
scambiatore primario anche l’acqua di ali-
mentazione del circuito riscaldamento deve
essere trattata in conformità alla morma
UNI-CTI 8065.
È assolutamente indispensabile il tratta-
mento dell’acqua nei seguenti casi:
– impianti molto estesi (con elevati conte-
nuti d'acqua);
– frequenti immissioni d'acqua di reintegro
nell'impianto.
– nel caso si rendesse necessario lo svuo-
tamento parziale o totale dell'impianto.
2.6
RIEMPIMENTO IMPIANTO
Il riempimento della caldaia e dell’impianto
si effettua agendo sul rubinetto di carico
della valvola pressostatica (2 fig. 4). La pres-
sione di caricamento ad impianto freddo
deve essere di
1 bar
. Il riempimento va ese-
guito lentamente, per dare modo alle bolle
d'aria di uscire attraverso gli opportuni sfo-
ghi.
A riempimento avvenuto chiudere il rubi-
netto di carico.
2
INSTALLAZIONE
LEGENDA
1 Collettore entrata-uscita sanitario
2 Rubinetto di carico
3 Filtro sanitario
4 Collettore by-pass
5 Trasduttore pressione acqua
6 Scambiatore acqua sanitaria
7 Regolatore portata
8 Microinterruttori
9 Valvola pressostatica
10 Sonda sanitario
11 Valvola di sfiato
Fig. 4
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