5
ITALIANO
Volumi d’aria
È indispensabile che nei locali in cui sono installati apparecchi a gas
(di tipo B) possa affluire almeno tanta aria quanta ne viene richiesta
dalla regolare combustione del gas e dalla ventilazione del locale.
- È vietato, per la sua pericolosità, il funzionamento nello stesso
locale di aspiratori, caminetti e simili contemporaneamente allo
scaldabagno.
- L’ambiente in cui è installato lo scaldabagno deve essere provvisto
della regolare presa d’aria per la ventilazione del locale.
Afflusso dell’aria
L’afflusso naturale dell’aria deve avvenire per via diretta attraverso:
- aperture permanenti praticate su pareti del locale da ventilare che
danno verso l’esterno;
- condotti di ventilazione, singoli oppure collettivi ramificati.
L’aria di ventilazione deve essere prelevata direttamente dall’ester-
no, in zona lontana da fonti di inquinamento.
È consentita anche la ventilazione indiretta, mediante prelievo
dell’aria da locali attigui a quello da ventilare, con le avvertenze e
le limitazioni di seguito riportate:
- il locale adiacente sia dotato di ventilazione diretta;
- nel locale da ventilare siano installati solo apparecchi raccordati
a condotti di scarico;
- il locale adiacente non sia adibito a camera da letto o non costi-
tuisca parte comune dell’immobile;
- il locale adiacente non sia un ambiente con pericolo di incendio,
quali rimesse, garage, magazzini di materiali combustibili, ecc.
- il locale adiacente non sia messo in depressione rispetto al locale
da ventilare per effetto di tiraggio contrario (il tiraggio contrario
può essere provocato dalla presenza nel locale, sia di altro
apparecchio di utilizzazione funzionante a qualsivoglia tipo di
combustibile, sia di un caminetto, sia di qualunque dispositivo di
aspirazione, per i quali non sia stato previsto un ingresso di aria);
- il flusso dell’aria dal locale adiacente sino a quello da ventilare
possa avvenire liberamente attraverso aperture permanenti.
2.d Collegamento elettrico a batteria
L’apparecchio è alimentato da 2 batterie da 1,5 V modello D-Type
di tipo alcalino a lunga durata, per cui non necessita di essere
collegato alla rete elettrica.
COLLEGAMENTO SU SCHEDA
1 Display
2a
SV1 (Elettrovalvola pilota)
2b
SV2 (Elettrovalvola bruciatore)
3
Elettrodo rilevazione
4
Bruciatore pilota
5
Elettrodo accensione
6
Termostato fumi (100 °C)
7
Termostato limite (85 °C)
8
Box batterie
9
Scheda elettronica di comando
10
Micro-switch ON-OFF
11
Micro-switch acqua
12
Sonda NTC
2.e Collegamento gas
Consultare il presente libretto di istruzioni al paragrafo 2.a.
Determinare il diametro della tubazione secondo le norme vigenti.
Prima di effettuare l’installazione dell’apparecchio è opportuno
soffiare nella conduttura del gas onde eliminare eventuali residui di
lavorazione. Collegare lo scaldabagno alla tubazione gas dell’im-
pianto interno e inserire a monte dell’apparecchio un rubinetto per
la intercettazione e l’apertura gas.
Gli scaldabagni funzionanti a G.P.L. e alimentati con bombole prov-
viste di dispositivi di intercettazione e regolazione, devono essere
collegati in maniera tale da garantire condizioni di sicurezza per le
persone e per l’ambiente circostante.
Attenersi alle prescrizioni di norma.
Per la prima messa in funzione dell’apparecchio, far effettuare da
personale professionalm
ente qualificato le seguenti verifiche:
- il controllo della tenuta interna ed esterna dell’impianto di addu-
zione del gas;
- la regolazione della portata del gas secondo la potenza richiesta
dall’apparecchio;
- che l’apparecchio sia alimentato dal tipo di gas per il quale è
predisposto;
- che la pressione di alimentazione del gas sia compresa nei valori
riportati in targhetta;
- che l’impianto di alimentazione del gas sia dimensionato per
la portata necessaria all’apparecchio e che sia dotato di tutti i
dispositivi di sicurezza e controllo prescritti dalle norme vigenti.
In caso di assenza prolungata dell’utente dell’apparecchio, chiudere
il rubinetto principale di adduzione del gas all’apparecchio.
Non ostruire le aperture di areazione del locale dove installato un ap-
parecchio a gas per evitare situazioni pericolose quali la formazione
di miscele tossiche ed esplosive.
Non utilizzare i tubi del gas come messa a terra di apparecchi elettrici.
2.f Collegamento acqua
Collegare lo scaldabagno alla rete idrica e inserire un rubinetto di
intercettazione dell’acqua a monte dell’apparecchio. Guardando
l’apparecchio, l’entrata acqua fredda è a destra, l’uscita acqua
calda è a sinistra.
Rimuovere i tappi di protezione dai raccordi in ingresso e in
uscita dell’acqua.
Assicurarsi che le tubazioni del vostro impianto idrico non siano
usate come prese di terra del vostro impianto elettrico o telefonico,
non sono assolutamente idonee a questo uso.
Potrebbero verificarsi in breve tempo gravi danni alle tubature e
all’apparecchio.
fig. 6
1 Cappa scarico
2 Dispositivo di controllo fumi
3 Termostato limite acqua
4 Scambiatore di calore
5 Bruciatore
6 Elettrodo di rilevazione
7 Bruciatore pilota
8 Elettrodo di accensione
9 Iniettore
10 Uscita acqua calda
11 Presa di pressione
12 Selettore di temperatura
13 Venturi
14 Valvola idraulica
15 Filtro dell’acqua
16 Membrana
17 Entrata acqua fredda
18 Economizzatore
19 Valvola gas
20 Dispositivo di controllo
21 Filtro gas
22 Batteria
23 Scheda elettronica
24 Microinterruttore
CIRCUITO IDRAULICO
2.g Evacuazione dei prodotti della combustione
Gli scaldabagni sono di tipo
B11BS
, quindi equipaggiati di un di-
spositivo di controllo dello scarico fumi.
Per l’evacuazione dei prodotti della combustione riferirsi alla norma-
tiva UNI 7129-7131 ed aggiornamenti. Consultare anche il presente
libretto di istruzione al paragrafo 2.a.
Gli apparecchi a gas, muniti di attacco per il tubo di scarico dei
fumi, devono avere un collegamento diretto a camini o canne fu-
marie di sicura efficienza; solo in mancanza di questi è consentito
che gli stessi scarichino i prodotti della combustione direttamente
all’esterno. Il raccordo degli apparecchi ad un camino o ad una
canna fumaria avviene a mezzo di canali da fumo. I canali da
fumo devono essere collegati al camino o alla canna fumaria nello
stesso locale in cui è installato l’apparecchio o, tutt’al più, nel locale
contiguo, devono essere a tenuta e realizzati in materiali adatti a
resistere nel tempo alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore
ed all’azione dei prodotti della combustione e delle loro eventuali
condense. In qualsiasi punto del canale da fumo e per qualsiasi
condizione esterna, la temperatura dei fumi deve essere superiore
a quella del punto di rugiada.
fig. 5