8
ARM200 Series
A
R
M
2
7
0
X°
A (mm)
B (mm)
C (mm)
90
80 ÷ 235
120 ÷ 300
20 mm
90
240
120 ÷ 295
20 mm
90
245
120 ÷ 290
20 mm
90
250
120 ÷ 285
20 mm
100
130 ÷ 195
120 ÷ 300
20 mm
100
200
120 ÷ 295
20 mm
100
205
120 ÷ 290
20 mm
100
210
120 ÷ 285
20 mm
100
215
120 ÷ 280
20 mm
100
220
120 ÷ 275
20 mm
100
225
120 ÷ 270
20 mm
100
230
120 ÷ 265
20 mm
100
235
120 ÷ 260
20 mm
100
240
120 ÷ 255
20 mm
100
245
120 ÷ 250
20 mm
100
250
120 ÷ 245
20 mm
Quando la quota “C” risulta essere superiore/inferiore a 20 mm,
aumentare/diminuire la quota “B” della differenza (es: se C=
25mm, aumentare “B” di 5mm), verificando che sia entro i limiti
riportati in tabella.
Nel caso in cui le dimensioni del pilastro o la posizione della
cerniera non permettano di contenere la quota
B
nella misura
desiderata, è necessario effettuare una nicchia sul pilastro come da
fig.5. Le dimensioni della nicchia devono essere tali da consentire
un’agevole installazione, rotazione dell’attuatore ed azionamento
del dispositivo di sblocco. Le staffe di fissaggio sono progettate
per fornire piccoli aggiustamenti in ambedue le direzioni (fig.5A);
attenersi comunque sempre alle misure riportate in tabella.
Rispettare i valori di tabella e oliare i cardini del cancello.
1_ Fissare la staffa posteriore nella posizione determinata
precedentemente.
Nel caso di pilastro in ferro utilizzare n°4 viti
autoperforanti Ø 6,3 mm (fig.6). Nel caso di pilastro in muratura
(fig.7), utilizzare n°4 tasselli M8 (dopo averla assemblata,
fig.7A).
Durante le operazioni di fissaggio verificare con una livella
la perfetta orizzontalità della staffa.
2_ Predisporre l’operatore per il funzionamento manuale (vedi
par.
SBLOCCO MANUALE
).
3_ Estrarre completamene lo stelo fino a battuta, (1 fig.8).
4_ Ribloccare l’operatore (vedi par.
RIPRISTINO DEL
FUNZIONAMENTO NORMALE
).
5_ Ruotare di mezzo giro lo stelo in senso orario, (2 fig.8).
6_ Assemblare la staffa anteriore come indicato in fig.9. Fissare la
vite con relativo dado (fig.9).
7_ Dopo aver asportato il coperchio morsettiera, ancorare
l’attuatore alla staffa posteriore usando la vite ed il relativo
dado in dotazione (vedi 1 fig.10).
ATTENZIONE: È possibile movimentare manualmente
l’attuatore solo ed esclusivamente se installato sul
cancello ed in posizione sbloccata (vedi par. SBLOCCO
MANUALE).
ATTENZIONE: verificare che, ad anta chiusa, la
fusione dell’attuatore non vada a toccare la staffa
posteriore (fig.10), eventualmente regolare di
conseguenza.
8_ Verificare la quota “
L
” come da tabella (fig.4).
9_ Appoggiare la staffa appena assemblata all’anta del cancello
completamente chiuso
e segnare i punti di fissaggio (avendo
cura della planarità, fig.11).
Prima di passare alla fase successiva eseguire la seguente
prova:
10_ Sbloccare l’attuatore (vedi par.
SBLOCCO MANUALE
) e
verificare manualmente che il cancello sia libero di aprirsi
completamente fermandosi sugli arresti meccanici di
finecorsa e che il movimento dell’anta sia regolare e privo di
attriti.
11_ Eseguire gli interventi correttivi necessari e ripetere dal punto
10. Aprire manualmente il cancello fino all’angolo massimo
voluto.
12_ Avvitare il braccio fino a che la staffa anteriore possa
sovrapporsi alla posizione appena marcata sull’anta.
Se l’operazione è possibile l’installazione è corretta.
Questo metodo si può usare per stabilire dove fissare la staffa
attacco anta per ogni angolo di apertura (X°) voluto, a condizione
che ciò sia possibile (parametri A e B e corsa utile dell’attuatore
permettendo).
13_ fissare la staffa anteriore nella posizione marcata (fig. 12)
verificando la quota di fig. 13, avendo cura della planarità.
Nota bene: nel caso la struttura del cancello
non permetta un solido fissaggio della staffa è
necessario intervenire sulla struttura del cancello
creando una solida base d’appoggio.
Nota: per una completa sicurezza si fa obbligo
di
installare, se non presenti, gli arresti meccanici
(battenti a pavimento) con tappo in gomma in
apertura e in chiusura (7 fig. 3), in modo che
intervengano subito prima dei fine-corsa meccanici
del pistone.
CABLAGGIO DELL’ATTUATORE
Nella parte posteriore dell’attuatore è stata alloggiata una morset-
tiera per il collegamento del motore e per la messa a terra
dell’attuatore (figg.14-15).
Eseguire i collegamenti del motore e della massa a terra facendo
riferimento alle figg.14-15 ed alla tabella.
ARM200 - 230 Vac
POS.
COLORE
DESCRIZIONE
1
Blu
Comune
2
Marrone
Fase 1
3
Nero
Fase 2
T
Giallo / Verde
Messa a terra
Collegare il condensatore in dotazione in parallelo alle 2 fasi del
motore (contatti 2 e 3) facendo attenzione a non cortocircuitare i
due fili, al fine di evitare possibili scariche dovute a correnti residue.
Usare esclusivamente centrali con frizione elettrica.
ARM200BENC - 12 Vdc
POS.
COLORE
DESCRIZIONE
1
Bianco
Segnale encoder
2
Blu
Negativo encoder
3
Marrone
Positivo encoder
4
Nero
Neutro motore
5
Rosso
Fase motore
Usare esclusivamente centraline dotate di frizione elettrica.
Si consiglia di utilizzare il cavo composto della TAU srl, cod.
M-
03000010CO;
MESSA IN FUNZIONE
ATTENZIONE: Prima di effettuare qualsiasi
intervento sull’impianto o sull’attuatore, togliere
l’alimentazione elettrica.
Seguire scrupolosamente i punti I, J, K, L ed M degli OBBLIGHI
GENERALI PER LA SICUREZZA.
Seguendo lo schema di fig.3 e la relativa tabella (vedi par.
INSTALLAZIONE
), predisporre le canalizzazioni ed effettuare i
collegamenti elettrici della centrale di comando e degli accessori.
Scegliere percorsi brevi per i cavi e tenere separati i cavi di potenza
dai cavi di comando.
1) Alimentare il sistema e verificare lo stato dei leds come da
istruzioni della centrale di comando.
2) Programmare la centrale di comando secondo le proprie
esigenze come da istruzioni allegate.
IT
ALIANO